Peste suina africana, Caputo: “Partiranno subito i ristori per le aziende suinicole”

foto Massimo Pica

A fine maggio il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, in seguito alla scoperta di alcune carcasse di cinghiali risultate positive alla peste suina africana a Montesano sulla Marcellana, ha istituito una “zona rossa” che comprende circa 20 comuni, tra cui molti del Vallo di Diano.

In questi giorni, Nicola Caputo, assessore regionale all’agricoltura, a margine della riunione che ha tenuto con il Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana, Vincenzo Caputo, sull’emergenza in corso, ha dichiarato: “Partiranno da subito i ristori per le aziende suinicole che si trovano nelle aree infette che macelleranno i suini per autoconsumo. Accantonate anche le risorse per le aziende commerciali”.

“Saremo vicini agli allevatori e ai territori – spiega l’assessore regionale – assicureremo certezza e rapidità dei ristori, non solo per le aziende suinicole commerciali, ma anche per quelle ad uso familiare. Il percorso messo a punto dall’assessorato all’agricoltura della regione Campania prevede quattro azioni: censimento delle aziende zootecniche, del numero degli animali e del loro stato sanitario; depopolamento delle aziende familiari e commerciali nella zona rossa soggetta a restrizioni; inizio della campagna di depopolamento partendo dalle aree periferiche fino ad arrivare al centro del focolaio; e intensificazione della ricerca dei suini selvatici (cinghiali) per la reale quantizzazione del focolaio.”

“Abbiamo dato risposte immediate attivando tutte le procedure previste. Io stesso sono in continuo contatto con tutti gli esperti del settore per applicare in modo rigoroso le misure predisposte.  Contiamo – conclude Caputo – anche grazie al coinvolgimento delle associazioni dei cacciatori e dell’ENCI con i cani da ricerca per le carcasse, di riuscire ad uscire da questa emergenza entro 18-24 mesi.”

Tatjana Chirichella

 

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