Eboli a lutto: muore a 59 anni il sindacalista Rolando Scotillo. Aperta un’indagine

È morto per un infarto nella sua casa al rione Paterno, l’ebolitano Rolando Scotillo, infermiere e segretario generale della Fisi. La notizia della morte del 59enne si è subito diffusa in tutta la città e in tutta Italia, sconvolgendo gli animi di chi lo conosceva e ammirava il suo lavoro. Ad esprimere il proprio dolore, anche il sindaco di Eboli,  Mario Conte:  “Sindacalista di lungo corso, operatore presso l’Ospedale di Eboli, si è distinto sempre per la passione con cui ha affrontato battaglie per la Sanità, fino al Consiglio Comunale di questo venerdì, a cui non aveva fatto mancare il suo contributo. Indiscutibile l’abnegazione che ha caratterizzato il suo agire. Ci uniamo al dolore dei suoi cari che ne piangono la perdita”.

Nel corso degli anni, Scotillo si è sempre battuto contro la malasanità, ed è proprio la malasanità che potrebbe aver contribuito alla sua morte. La famiglia infatti afferma che inseguito al malore, è stato contattato immediatamente il 118. L’ambulanza, però, è giunta in estremo ritardo e a bordo vi era solo un volontario e l’autista con un defibrillatore mal funzionante. Successivamente è giunta una seconda ambulanza ma a quel punto la famiglia ha deciso di raggiungere l’ospedale in maniera autonoma, per evitare la perdita di ulteriore tempo prezioso. Giunto al presidio ospedaliero, però, i medici non hanno potuto far altro che costatarne il decesso. A causa di questi avvenimenti, nella giornata di ieri, è scattata la denuncia da parte della famiglia che vuole vederci chiaro su quanto accaduto. La salma è stata quindi sequestrata, e resta in obitorio, all’ospedale di Eboli, in attesa di decisioni da parte della Procura della Repubblica di Salerno. Per il momento, non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati. Dopo l’autopsia, la salma sarà restituita alla famiglia per lo svolgimento dei funerali.

Ylenia Trotta 

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