Operazione antifrode della Guardia di Finanza in Campania: sequestrati beni per oltre 150 milioni di euro

Vicenza, VI, Italy - June 2, 2022: Policeman with uniform and text GUARDIA DI FINANZA that means Financial Police in italian language and the car with sirens at checkpoint

La Guardia di Finanza di Napoli ha dato esecuzione a due decreti di sequestro preventivo nei confronti di undici soggetti indagati per vari reati, tra cui plurimi reati tributari, false comunicazioni sociali, trasferimento fraudolento di valori e autoriciclaggio. I militari dei Nuclei di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, Trieste e Frosinone, in collaborazione con il Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata, stanno attuando tali provvedimenti in Campania, Lazio ed Emilia Romagna.

L’ammontare complessivo dei beni mobili e immobili sottoposti a sequestro supera i 150 milioni di euro. Sei degli indagati sono accusati di agevolare due clan camorristici nell’area orientale di Napoli. Uno degli indagati ha commesso il reato nell’esercizio dell’attività di consulenza fiscale.

Le indagini, supportate dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, hanno svelato complessi meccanismi di frode nel settore degli idrocarburi. Tra il 2015 e il 2021, i soggetti coinvolti avrebbero costituito società “cartiere” in Italia e all’estero, funzionali all’evasione dell’IVA e delle accise. Questo avrebbe consentito l’applicazione di prezzi illecitamente competitivi ai consumatori finali.

Le società coinvolte nella frode presentavano caratteristiche tipiche di entità economiche inesistenti, con rappresentanti legali privi di esperienza imprenditoriale e gravati da precedenti di polizia. Questi soggetti agivano come prestanome, ricevendo un corrispettivo dai promotori del sodalizio. Le attività erano limitate nel tempo per evitare controlli ispettivi, e spesso si assisteva a una significativa quantità di acquisti e vendite di gasolio per autotrazione in un breve periodo.

Uno degli atti fraudolenti principali coinvolge una società di Napoli, precedentemente cogestita da elementi apicali dei clan Formicola e Silenzio. Gli amministratori di questa società sono accusati anche di autoriciclaggio e falso in bilancio per aver impiegato flussi finanziari ingenti provenienti da una società “cartiera” e per aver rappresentato falsamente una situazione di solidità patrimoniale e affidabilità creditizia attraverso crediti inesistenti.

Le indagini hanno evidenziato il rischio concreto che gli indagati potessero eludere la garanzia patrimoniale per l’erario attraverso operazioni su conti esteri, costituzione di trust, iscrizione a piattaforme di bitcoin e la fittizia intestazione di società e beni a prestanome. Per questi motivi, sono stati emessi provvedimenti di sequestro in corso di esecuzione in Campania, Lazio ed Emilia Romagna.

Giuseppe Giardullo

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