La bara bianca del piccolo migrante benedetta da don Vincenzo Federico. Il sacerdote di Padula accanto ai genitori

Lo sbarco dei migranti di ieri al Porto di Salerno è stato particolarmente commovente per l’arrivo anche del piccolo feretro bianco del bambino nigeriano di tre anni deceduto durante la traversata. Accanto a lui i genitori distrutti e disperati.

“Ma prima che i servizi cimiteriali del Comune portassero via il loro piccino, come riporta il quotidiano “Il Mattino” la sua mamma e il suo papà hanno chiesto un sacerdote. Hanno voluto che sulla sua bara fosse messa un croce e che il corpicino del loro piccino avesse l’estrema unzione perché cristiani e praticanti. È stato il valdianese padre Vincenzo Federico, responsabile della Caritas diocesana, a benedire la salma e a chiedere a tutti i presenti di recitare una preghiera per il bimbo. Ha poi preso dalla tasca la sua personale coroncina del Rosario e l’ha messa tra le mani della donna, sussurrandole di pregare sempre per trovare la forza di andare avanti senza perdere la fede”.

“I genitori sono molto affranti – ha poi spiegato don Vincenzo – il piccolo sarà seppellito al cimitero di Salerno e loro hanno deciso di restare qui per non abbandonarlo mai. Sono persone provate innanzitutto da un viaggio estenuante, hanno subito un dolore enorme come quello della perdita di un figlio: non riuscivano a dire una parola. L’accoglienza è una questione di civiltà e dignità. L’Italia sta ponendo in atto la sua natura democratica e civile, applicando la Costituzione e il Vangelo che pongono al centro le persone”.

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