Maradona torna nel Vallo di Diano con Alejandro Marmo e il suo “Diego illuminado”

Sarà lo scultore argentino Alejandro Marmo a “riportare” bel Vallo di Diano Diego Maradona, grazie alla sua nuova opera dal titolo “Diego illuminado”, che prima di essere installata nello Stadio a lui intitolato a Napoli sarà esposta nel territorio valdianese. Ci dice tutto Geppino D’Amico.

TESTO DI GEPPINO D’AMICO

Prendo il giornale e leggo che
Di giusti al mondo non ce n’è
Come mai, il mondo è così brutto!?
Sì! Siamo stati noi a rovinare
Questo capolavoro sospeso nel cielo
Nel cielo, nel cielo!

È trascorso oltre mezzo secolo da quando Adriano Celentano cantava “Il mondo in mi 7ma”, frutto di una idea nata dalla lettura dei giornali che troppo spesso pubblicavano notizie negative in tema di ambiente, guerre, fame nel mondo, mancanza di etica, giustizia etc. Non è che oggi la situazione sia migliorata e le notizie relative a problematiche ambientali e di cronaca giudiziaria occupano sempre notevole spazio sui giornali.

Nei giorni scorsi il quotidiano economico “Il Sole 24 Ore” ha pubblicato la tradizionale statistica annuale relativa alla qualità della vita nelle città italiane: la provincia di Salerno pur guadagnando quattro posizioni rispetto al 93° posto dello scorso anno si colloca all’89° posto. Per stilare tale classifica gli esperti del quotidiano economico di Confindustria analizzano ben 90 indicatori, tra i quali si segnalano l’economia, l’ambiente, i servizi, il reddito e la situazione della Giustizia. La peggiore posizione della nostra provincia riguarda proprio l’indicatore della Giustizia che per il settore civile occupa la posizione n. 104 su 107 province. Sono stati passati al setaccio quei procedimenti civili la cui conclusione va oltre i tre anni: nel nostro caso la percentuale dei procedimenti che superano tale soglia è del 43 per cento rispetto al 18 per cento della media nazionale.

La notizia, ripresa da tutti i maggiori organi di informazione, ci riporta alla vicenda del nostro tribunale di cui si è discusso anche sabato scorso per iniziativa della Pro Loco di Sassano, affiancata di altre consorelle e da diverse Associazioni che operano sul territorio del Vallo di Diano. Nel dibattito hanno relazionato l’avv. Luigi Giordano, i consiglieri regionali Tommaso Pellegrino e Corrado Matera, i senatori Felicia Gaudiano e Francesco Castiello. Si è discusso della proposta di legge regionale presentata da Matera ma anche del disegno di legge presentato in Commissione Giustizia di Palazzo Madama dalla senatrice Felicia Gaudiano. In merito a questa iniziativa è stata avanzata da più parti la richiesta di rivedere alcuni parametri ritenuti inopportuni per la valutazione che il Parlamento dovrà fare. Sulla richiesta (ed è questo il dato più importante emerso) sia la Gaudiano che Castiello si sono dichiarati disponibili a rivedere i parametri.

Appare superfluo evidenziare che l’iniziativa, per potere avere esito positivo richiede la massima unità mettendo da parte qualsiasi polemica su “chi ha fatto cosa e su chi non lo ha fatto”. È necessario il coinvolgimento diretto di altre figure istituzionali, in primis il ministro per il Mezzogiorno, Mara Carfagna, che peraltro è salernitana. E su questo lo stesso Matera ha già avviato una interlocuzione. Perché il ministro Carfagna? Perché nel maggio scorso con un decreto sottoscritto da Marta Cartabia, ministro della Giustizia, e dalla stessa Carfagna, è stata istituita una Commissione interministeriale per esaminare i problemi della giustizia nel Mezzogiorno. Ne fanno parte dirigenti dei due ministeri (per fortuna non c’è Birritteri), magistrati, avvocati e docenti universitari. Il punto di partenza è la consapevolezza che una giustizia più efficace ed efficiente garantisce le condizioni di legalità e sicurezza necessarie per favorire lo sviluppo delle aree del Mezzogiorno, in coerenza con le priorità indicate dal governo nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Gli obiettivi sono quelli di individuare best practices esistenti in altri territori per verificare la possibile funzionalità nei distretti giudiziari del Mezzogiorno, ma anche formulare proposte per migliorare le condizioni di lavoro degli operatori della giustizia al Sud, superare le carenze relative all’edilizia giudiziaria, applicare l’intelligenza artificiale per una maggiore efficienza dei tempi processuali.

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Ieri pomeriggio lo scultore argentino Alejandro Marmo mi ha comunicato tramite Instagram di avere realizzato una nuova opera dal titolo “Diego illuminado” che raffigura il volto di Diego Armando Maradona. L’opera in ferro battuto e retroilluminata, dello stesso stile della precedente denominata l’Abrazo donata al Comune di San Rufo, all’ospedale di Polla e all’ospedale degli Incurabili a Napoli, sarà collocata nell’ex stadio San Paolo di Napoli che da qualche mese porta appunto il nome del “Pibe de Oro”. Prima però, sarà esposta in alcune località del Sud. Nel prossimo mese di gennaio Diego illuminado sarà esposta anella città di Salerno e poi nel Vallo di Diano sia come omaggio ai tanti tifosi del campione argentino sia come omaggio al paese di origine dell’artista, San Rufo, il paese dal quale il padre emigrò giovanissimo negli anni ’60 in Argentina dove Alejandro è nato, vive e lavora. Ricordo ancora che Alejandro Marmo è molto stimato anche da Papa Francesco al quale ha donato due grandi opere alte 9 metri, sempre in ferro battuto, la Madonna di Lujan (Patrona dell’Argentina) ed il Cristo dei poveri che si possono ammirare nei giardini del Vaticano. Entrambe le opere sono state inserite anche nel libro di Papa Francesco “La mia idea di arte” nel quale in Santo Padre commenta undici capolavori tra i quali la Cappella Sistina e la Deposizione del Caravaggio.

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