La Corte Costituzionale boccia il referendum sull’eutanasia: “E’ inammissibile”

Gli scorsi mesi l’Associazione Luca Coscioni, guidata da Marco Cappato, ha portato avanti una raccolta firme per chiedere ed ottenere il referendum, tra i diversi temi, anche sulla eutanasia ma la Corte Costituzionale, che si è pronunciata lo scorso 15 febbraio dopo una camera di consiglio durata tre ore, ha dichiarato il referendum inammissibile.

In attesa delle motivazioni che spiegheranno l’evoluzione interpretativa che ha condotto i 15 giudici della Corte Costituzionale a decidere per la inammissibilità, l’Ufficio comunicazione ha fatto sapere che la Corte Costituzionale ha ritenuto inammissibile il quesito referendario perché, “a seguito dell’abrogazione, ancorché parziale, della norma sull’omicidio del consenziente, cui il quesito mira, non sarebbe preservata la tutela minima costituzionalmente necessaria della vita umana, in generale, e con particolare riferimento alle persone deboli e vulnerabili”.

Dall’Associazione Luca Coscioni fanno sapere che “il cammino verso la legalità non si ferma. Certamente, la cancellazione dello strumento referendario da parte della Corte costituzionale sul fine vita renderà il cammino più lungo e tortuoso, e per molte persone ciò significherà un carico aggiuntivo di sofferenza e violenza. Ma la strada è tracciata.”

Significative le parole dell’avv. salese Francesco Di Paola, componente del collegio difensivo di Marco Cappato nel procedimento che ha visto quest’ultimo imputato per aver aiutato Dj Fabo a ricorrere all’eutanasia nonchè componente dell’ass. Luca Coscioni: “Il referendum proposto avrebbe portata ad una parziale abrogazione della norma in tema di omicidio del consenziente e avrebbe potuto consentire un fine vita più dignitoso per chi in questo momento non può farlo, nel rispetto delle indicazioni che la stessa Corte Costituzionale ha dettato in tema di suicidio assistito. La richiesta delle raccolte firme” – ha concluso l’avv. Di Paola – “è stata fatta per superare tutte quelle difficoltà burocratiche che chi vuole accedere al fine vita ancora incontra. Noi, come associazione Coscioni, continueremo la battaglia per il riconoscimento di questo diritto anche con atti di disobbedienza civile.”

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Una risposta

  1. fusco antonio ha detto:

    …….vero, ma è assurdo che si bocci questo referendum e si voti in parlamento per aumentare il contante strumento di corruzione e riciclaggio e si aumenti il bonus psicologico ed altre carità pelose ed elemosine simili. Diventeremo mai un paese serio????

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