Omicidio di Capaccio. La ragazza: “Mi sono difesa”. Oggi l’ultimo saluto a nonna Gilda

“La nonna l’avrebbe aggredita”. E’ questa la tesi della giovanissima, di 16 anni, ne compirà 17 a dicembre, accusa dell’omicidio di Gilda Candreva, la nonna, di 76 anni, uccisa con 8 coltellate. La giovane, aveva già accennato qualcosa, alle prime persone che le hanno prestato soccorso subito dopo la tragedia. È in comunità protetta la 16enne (compirà 17 anni a dicembre) accusata dell’omicidio della nonna. La ragazzina avrebbe raccontato nell’interrogatorio dinanzi al giudice minorile, che nonna Gilda l’avrebbe aggredita.   Seppure gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sulle indagini e le testimonianze, sono diverse le indiscrezioni che trapelano. Una ad eempio racconta di un testimone che passando dinanzi l’abitazione dove è avvenuto il delitto avrebbe sentito la ragazza chiedere aiuto. La presunta gravidanza, smentita dall’avvocato dell’adolescente, Antonio Natale, sarebbe stata confermata dal fidanzatino .  “Non posso dire nulla”, ha dichiarato l’avvocato Natale, “ma ha chiarito ogni aspetto, rendendo dichiarazioni soddisfacenti rispetto alla ricostruzione dei fatti”. Quanto da lei dichiarato dovrà trovare riscontro nelle indagini. Intanto il giudice ha convalidato l’arresto della giovane ed ha disposto il trasferimento in una comunità protetta.

Una tragedia familiare: con i genitori della giovanissima che ieri insieme all’avvocato Natale, stretti nel silenzio, hanno raggiunto la Procura presso il Tribunale per i minorenni di Salerno, dove si è tenuto l’interrogatorio. Sconvolte le comunità di Capaccio ed Agropoli dove la giovane andava a scuola. I compagni di scuola raccontano di una ragazza molto dolce, pronta a difendere le compagne ed i compagni in difficoltà.  Intanto oggi, familiari, amici e la comunità di Capaccio saluta nonna Gilda. Le esequie nella Basilica Paleocristiana a Paestum.  Presenti tanti cittadini ed anche il sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri  . All’uscita dalla chiesa il feretro è stato salutato da un applauso. Intanto continuano le indagini sul caso da parte dei Carabinieri della compagnia di Agropoli. A coordinarle la Procura per i minori di Salerno.

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