Eccezionale spedizione nell’inghiottitoio del Bussento: subacquei alla scoperta di un pozzo sotterraneo

Nel cuore pulsante del Cilento si trova uno dei segreti speleologici più antichi della nostra nazione: l’inghiottitoio del fiume Bussento.

E cosa esattamente succede al fiume Bussento, che dopo aver viaggiato per circa 4 chilometri nelle viscere della Terra, viene alla luce sotto forma di cascata è un quesito che, dagli anni cinquanta ad oggi, ha incuriosito numerosi speleologi provenienti da tutto il mondo.

Si tratta di un fenomeno carsico con delle caratteristiche così particolari, da renderlo unico nel Mediterraneo e secondo in Italia dopo il carso triestino del fiume Timavo.

Il fiume, nato alle pendici del monte Cervati, viene “inghiottito” a Caselle in Pittari all’interno di una grotta dall’imponente portale di circa 20 metri di altezza. Lungo il suo percorso sotterraneo, il fiume, scava affascinanti cavità naturali nella roccia, attualmente visitabili e percorribili, per poi scomparire sott’acqua in un lago terminale all’interno di un pozzo alto circa 30 metri. Mai indagato prima a causa di uno spesso strato di detriti naturali e artificiali che rendono impossibile e pericolosa l’immersione.

Negli ultimi anni l’associazione TETIDE APS, che ha l’intento di promuovere le speleologie del Mediterraneo e la cooperativa sociale Labor Limae di Caselle in Pittari, coadiuvati dalla Federazione Speleologica Campana, si occupano della valorizzazione del bene sul territorio, attraverso l’organizzazione di escursioni guidate all’interno delle cavità, campi estivi dedicati ai ragazzi e giornate di studio e ricerca.

L’insieme di queste iniziative prende il nome di Obiettivo Bussento ed è in questo ambito, che lo scorso 9 e 10 Settembre, sono stati organizzati per la prima volta, due giorni di spedizioni subacquee all’interno dell’inghiottitoio.

Obiettivo della spedizione speleosubacquea è la ricerca di un passaggio sommerso, che colleghi l’inghiottitoio del Bussento, punto dove le acque scompaiono nel sottosuolo, fino alla sua grotta della risorgenza a Morigerati.

“SI tratta dell’uscita naturale dell’inghiottitoio, che non è stata mai percorsa, è un tratto che cammina sotto la superficie ed è subacquea – spiega Francesco Maurano, presidente di Tetide- utilizzando dei tracciati coloranti sappiamo che l’inghiottitoio del Bussento esce alla risorgenza di Morigerati però le due grotte fisicamente non sono state mai raggiunte”.

Quest’estate si è presentata un’occasione unica per poter esplorare l’ambiente subacqueo, data da fortuite circostanze che raramente si ripetono, come l’acqua eccezionalmente limpida del fiume (che di solito è torbida) e la momentanea assenza di detriti che ostacolano e rendono pericolosa la spedizione, possibile anche grazie a un lavoro di equipe a cui hanno preso parte, oltre alle associazioni già citate sopra, anche la Eso Es Palinuro, Cilento Snorkeling e Gruppo Grotte Grottaglie.

“Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto da quest’ultima spedizione subacquea -afferma Francesco Papetti, speleosub Tetide- abbiamo avuto le conferme di quanto avevamo intuito, tuttavia, rappresenta solo un primo contatto con l’inghiottitoio. Ora, l’analisi delle immagini catturate ci consentirà, nelle future esplorazioni, di capire come equipaggiarsi e che cosa andare a fare di preciso. Si sta già pensando a come continuare l’esplorazione subacquea con una configurazione più consistente. La sfida alla conoscenza del sistema carsico del Bussento non si ferma.”

L’immersione dei giorni scorsi segna contemporaneamente il culmine delle ricerche condotte finora e la linea di partenza di nuove esplorazioni atte a conoscere il pozzo dell’Inghiottitoio. L’obiettivo prefisso ora è quello di continuare ad esplorare la zona con la stessa determinazione e passione, sicuri che porterà a grandi scoperte che apriranno, non solo nuovi orizzonti di ricerca scientifica per gli esperti del settore, ma che daranno anche spazio a nuove itinerari turistici dedicati sia agli appassionati sia a chiunque desideri rimanere stupito dall’incredibile forza della natura e scoprirne i suoi affascinanti misteri.

Marianna Feliciello 

 

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