L’Asl Salerno approva piano personale ma non copre il fabbisogno. La Cisl: “Azienda prossima al fallimento”

Se da un lato la notizia di approvazione da parte dell’Asl Salerno del piano provvisorio del fabbisogno del personale 2021-2023 farebbe ben sperare, ritornando con i piedi per terra e numeri alla mano, le unità reclutate sarebbero 1524, ma tenendo conto delle reali esigenze dell’azienda il buco in organico sarebbe di oltre 2.400 dipendenti. E poi sembrano saltati anche i buoni propositi dei giorni scorsi dopo l’interlocuzione tra sindacati e il nuovo manager Sosto. E’ quanto si apprende da una nota congiunta a firma dei dirigenti sindacali della CISL FP Alfonso Della Porta, Segretario Provinciale, Pietro Antonacchio, Capo Dipartimento e i Coordinatori Aree Centro Nord e Sud Andrea Pastore e Lorenzo Conte. “Nella riunione tenutasi in ASL, si legge nella nota sindacale,  la situazione rappresentata dal manager Sosto ha mostrata una azienda prossima al fallimento per cui la sua venuta ha più l’essenza di un commissario liquidatore che quella di un manager. Sforamenti dei fondi di oltre 9 milioni di euro per straordinario erogato a fronte di presunte eccedenze di operatori nelle strutture ospedaliere compensate con carenze di operatori socio sanitari, mostrano la convinzione che i livelli essenziali di assistenza si possano mantenere dequalificando il personale, nonostante poi si perdano contenziosi sulla materia con gravi oneri a carico del bilancio aziendale ì, sottolineano i sindacati. “Abbiamo appreso a parole che non si vuole garantire in continuità amministrativa il rispetto di precedenti accordi sulle progressioni economiche orizzontali poiché lo straordinario deve essere compensato con il relativo fondo. Sulle stabilizzazioni si garantirebbe il percorso ma quando come e per chi lo sanno solo loro e forse nemmeno loro. Secondo quanto sostenuto dalla direzione, ovviamente a parole, aggiungono i sindacalisti,  l’Ospedale di Sapri avrebbe 50 infermieri in più nel mentre per l’Ospedale di Vallo sono solo 30, poiché sarebbero 100 infermieri in più ma si compensano con 70 operatori socio sanitari per cui le 100.000 ore di lavoro straordinario che effettuano sono improprie e non giustificate. Siamo alla più totale approssimazione. Abbiamo avuto manager medici, generali dei carabinieri, economisti e avvocati. Abbiamo sperato che un ingegnere sarebbe stata la nostra salvezza e lo speriamo ancora ma purtroppo finora non c’è luce nel tunnel. I lavoratori del comparto hanno diritto a ricevere la dignità che meritano e senza ulteriore indugio ci addoperemo affinché una delle pagine più nere dell’ASL Salerno ascrivibile soprattutto alla precedente gestione di lervolino sia cancellata per sempre. Come abbiamo scritto al manager Sosto in una lettera aperta, se intende continuare a non dare dignità ai lavoratori del comparto, con rammarico ma senza indugio, attiveremo ogni azione poiché se le precedenti gestioni hanno determinato uno stato dell’arte fallimentare, l’unica possibilità di venirne fuori è avviare relazioni improntate al rispetto delle prerogative sindacali, ma soprattutto sulla possibilità di potere in ogni momento avere la consapevolezza di ricevere in tempo utile informazioni precise e corrette sulle materie da affrontare”.

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